Risvolti psicologici e psicopatologici delle false confessioni: la storia di Henry Lee Lucas

Data: 14 luglio 2021
Studente:
Lucrezia De Col
Titolo tesi:
Risvolti psicologici e psicopatologici delle false confessioni: la storia di Henry Lee Lucas
Docente relatore:
 Marco Monzani
Baccalaureato in:
 Psicologia dell'educazione

Il presente lavoro di ricerca si articola intorno al tema dei risvolti psicologici e psicopatologici che possono condurre un imputato a rilasciare delle false confessioni di auto-accusa. La metodologia utilizzata per l’elaborato si basa su un approfondimento bibliografico del settore e l’analisi di fonti scientifiche, nazionali e internazionali, sull’argomento. Gli obiettivi di questo lavoro ruotano intorno alla dimostrazione dell’ipotesi per cui un imputato dichiara la sua falsa colpevolezza per motivi psicologici e psicopatologici, che possono emergere e amplificarsi in determinate circostanze, e non perché ne sia realmente responsabile. La tesi si suddivide in tre capitoli: nel primo viene presentato il caso di Henry Lee Lucas, esplorando la sua vita, i rapporti con le figure genitoriali e quelle più importanti per lui e il periodo di detenzione in cui depone le false confessioni di colpevolezza sugli omicidi di cui veniva accusato. Nel secondo viene data una definizione di serial killer, analizzando la psicopatologia e la componente sessuale presente in questa tipologia di autore di reato; si teorizza inoltre la figura del serial killer in-credibile, partendo da quella già esistente della vittima in-credibile, portando dei casi reali di assassini seriali come esemplificazione di questa teoria. Infine, nel terzo capitolo, si esaminano le due principali motivazioni psicologiche e psicopatologiche che possono spingere questa tipologia di autore di reato a deporre delle false confessioni: il senso di colpa e la “mito-megalomania” (nuova figura teorico- esplicativa).

This research work is structured around the theme of the psychological and psychopathological implications that can lead a defendant to make false confessions of self-accusation. The methodology used for the paper is based on an in-depth bibliographic study of the field and the analysis of national and international scientific sources on the subject. The objectives of this work revolve around the demonstration of the hypothesis that a defendant declares his false guilt for psychological and psychopathological reasons, which may emerge and amplify in certain circumstances. The thesis is divided into three chapters: the first explains the case of Henry Lee Lucas, exploring his life, his relationships with his parents and those most important to him, and the period of detention in which he made false confessions of guilt about the murders of which he was accused. In the second chapter, the definition of a serial killer is given, analyzing the psychopathology and the sexual component being in this type of offender; moreover, the concept of the unbelievable serial killer is theorized, starting from the already existing figure of the unreliable victim, bringing real cases of serial killers as an example of this theory. Finally, in the third chapter, we examine the two main psychological and psychopathological motivations that can push this type of offender to make false confessions: the sense of guilt, megalomania and mythomania.