Studente: Renato Raineri
Titolo tesi: Esordi psicotici e Cognitive Remediation
Docente relatore: Prof. Emanuele Toniolo
Docente controrelatore: Prof. Ferruccio Cavallin
Presidente commissione di tesi: Prof. Davide Maria Marchioro
Data discussione tesi: 01 marzo 2022
Licenza in: Psicologia clinica e di comunità
La maggior parte dei disturbi psichiatrici si sviluppa durante l'adolescenza e la prima età adulta e sono preceduti da una fase durante la quale si riscontrano sintomi attenuati o episodici ed evidente declino funzionale. È nota la difficoltà per i ragazzi di quell’età di accedere ai servizi sanitari a causa di un mancato invio da parte del N.P.I. al D.S.M. o per drop-out da parte degli stessi. Prima di tutto è importante conoscere il protocollo di collaborazione tra i servizi di neuropsichiatria infantile e i servizi per la salute mentale età adulta nel quale vengono espresse le modalità operative e le responsabilità dei Servizi nella fase di transizione. Vi è quindi la necessità di un approccio di identificazione precoce del rischio. Questo ha portato allo sviluppo dei criteri CHARMS (Clinical Hight At Risk Mental State) che descrivono uno stato mentale a rischio “pluripotenziale” aprendo la strada ad ulteriori possibili traiettorie di malattia, oltre la psicosi, e massimizzando l’utilità clinica basandosi sul concetto di “stadiazione clinica”. Con questo termine si riconosce che è sempre più noto come non esista una netta demarcazione tra assenza e presenza di disturbi mentali. Questi vengono, altresì, teorizzati come su un continuum di gravità, che va da espressione e sensibilità lieve a uno stato di malattia cronico e resistente al trattamento. Questa visione permette di comprendere una più ampia gamma di sindromi target di input e output. Successivamente, dopo aver esposto le principali aree sociali, emotive e funzionali compromesse nei giovani ad alto rischio, espone l’importanza di strutturare e pianificare un intervento personalizzato mirato e valutato in base alla complessità della malattia, i meccanismi fisiopatologici più colpiti e i deficit funzionali associati al paziente. Vengono esposte le principali tecniche di rimedio cognitivo e, in particolare, il software Cogpack, ovvero un programma computerizzato finalizzato alla riabilitazione cognitiva. L’elaborato prosegue con la presentazione di un progetto, denominato “Esordi”, al quale ho partecipato attivamente, in qualità di tirocinante, e nel quale ho potuto osservare l’applicazione di interventi psicosociali, cognitivi e metacognitivi rivolti a giovani pazienti d’età compresa tra 17 e 35 anni, in cura presso il C.S.M. di Monselice o provenienti da i Servizi territoriali adiacenti. Si conclude, infine, con un’analisi qualitativa del campione che ha preso parte al progetto cercando di individuare le cause di eventuali drop-out e cercando di comprendere quali fattori possono, invece, favorire la partecipazione a tali programmi di recupero. Per fare questo, il progetto in questione verrà messo a confronto con altri simili dei quali verranno, infine, analizzati i risultati e i benefici scaturiti.
Most psychiatric disorders develop during adolescence and early adulthood and are preceded by a phase during which attenuated or episodic symptoms and evident functional decline are found. It is well known the difficulty for children of that age to access health services due to a failure by the N.P.I. aI D.S.M. or for drop-out by the same. First of all, it is important to know the collaboration protocol between the child neuropsychiatry services and the adult mental health services in which they are expressed the operating methods and responsibilities of the Services in the transition phase. There is therefore a need for an early risk identification approach. This has led to the development of CHARMS (Clinical Hight At Risk Mental State) criteria that describe a mental state at "pluripotential" risk, opening the way to further possible disease trajectories, beyond psychosis, and maximizing clinical utility based on the concept of "Clinical staging". With this term it is recognized that it is increasingly known that there is no clear demarcation between the absence and presence of mental disorders. These are also theorized as on a continuum of severity, ranging from mild expression and sensitivity to a chronic, treatment-resistant state of disease. This view allows us to understand a wider range of target input and output syndromes. Subsequently, after having exposed the main social, emotional and functional areas compromised in high-risk young people, he expounds the importance of structuring and planning a personalized intervention targeted and evaluated based on the complexity of the disease, the most affected pathophysiological mechanisms and the associated functional deficits. The main techniques of cognitive remedy are exposed and, in particular, the Cogpack software, that is a computerized program aimed at cognitive rehabilitation. The paper continues with the presentation of a project, called "Beginnings", in which I actively participated, as a trainee, and in which I was able to observe the application of psychosocial, cognitive and metacognitive interventions aimed at young aged patients between 17 and 35 years, under treatment at the CSM Monselice or from adjacent territorial services. Finally, it ends with a descriptive analysis of the sample that took part in the project, trying to identify the causes of any drop-outs and trying to understand which factors may, on the other hand, favor participation in such recovery programs. To do this, the project in question will be compared with other similar ones whose results and benefits will finally be analyzed.
Studente: Alice Bragagnolo
Titolo tesi: Studio pilota sull'efficacia dell'intervento ludico in età evolutiva
Docente relatore: Prof. Davide Maria Marchioro
Docente controrelatore: Prof.ssa Lara Fressini
Presidente commissione di tesi: Prof. Fabio Benatti
Data discussione tesi: 28 febbraio 2022
Licenza in: Psicologia clinica e di comunità
Il gioco rappresenta un oggetto di considerevole interesse per la psicologia dello sviluppo, nonché una già consolidata pratica di intervento clinico. Il presente lavoro intende far comunicare queste due aree, ipotizzando che il gioco possa rappresentare un fattore di protezione dal rischio psicopatologico, in virtù del suo ruolo di facilitazione di alcuni processi psicologici. Tramite lo studio della letteratura esistente si individuano quindi le competenze di pensiero divergente e regolazione emotiva e, più specificamente, le variabili di fluenza ideativa, flessibilità cognitiva e riconoscimento di emozioni. Si attua poi uno studio pilota su un campione di 10 soggetti in età scolare, cui vengono somministrati alcuni test della batteria NEPSY-II (Korkman, Kirk & Kemp, 2007/2011) per la valutazione delle sulle suddette variabili. La rilevazione è eseguita prima e a seguito dell’intervento ludico. Esso corrisponde a tre sessioni settimanali in cui è attuato un protocollo standardizzato di gioco, costituito da una narrazione aperta e da un obiettivo da portare a termine. Dall’analisi statistica dei dati raccolti si evince un miglioramento statisticamente significativo dei punteggi per le variabili di fluenza ideativa e flessibilità cognitiva, mentre tale differenza non si verifica per la variabile di riconoscimento di emozioni. Si può dunque concludere che un intervento ludico così strutturato concorre al miglioramento di alcuni processi cognitivi, mentre il suo impatto sulla dimensione emotiva resta un elemento da indagare ulteriormente.
Play is a matter of considerable interest for developmental psychology, as well as a common practice for clinical intervention. The present work aims to connect these two areas, by hypothesizing that play may represent a protective factor against psychopathological risks. Its protective value could be associated with its facilitating role concerning some psychological processes. By studying the previous literature, the abilities of divergent thinking and emotion regulation were identified and, more specifically, the variables of ideational fluency, cognitive flexibility and emotion recognition were chosen for the intervention. A pilot study was conducted on a sample of 10 6-years-old participants. Pre-and postassessments with subtests from the standardized battery NEPSYII were used to measure children’s levels of the three variables. The treatment consisted of three weekly play sessions, in which a standardized procedure was carried out. The procedure included an open narration and an objective to accomplish. The statistical analysis of data revealed a statistically significant improvement in the ideational fluency and cognitive flexibility scores, whereas this difference didn’t occur for the emotion recognition variable. Therefore it can be concluded that a play intervention thus structured affects some specific cognitive processes, while its effects on the emotional dimension remain an object for further investigations.
Studente: Arianna Scalabrin
Titolo tesi: Analisi dei modelli di intervento e di valutazione psicopatologica di homeless stranieri in Italia
Docente relatore: Prof. Luca Crivellari
Docente controrelatore: Prof.ssa Giulia Marella
Presidente commissione di tesi: Prof. Nicola Giacopini
Data discussione tesi: 28 febbraio 2022
Licenza in: Psicologia clinica e di comunità
Il presente lavoro analizza la realtà delle persone senza dimora straniere in Italia. Inizialmente viene proposta un’ottica multidimensionale della persona associata al termine homeless, prospettiva con la quale viene sviluppata l’intera tematica in oggetto. Si descrivono le principali caratteristiche del contesto italiano degli homeless stranieri e le loro condizioni dal punto di vista psicologico e psicopatologico, analizzando l’impatto sui servizi di accoglienza e di cura, con le problematiche di insufficienza organizzativa annesse. Vengono approfondite le psicopatologie che li colpiscono, con particolare riferimento agli eventi traumatici collegati ai viaggi migratori e alle loro conseguenze sulla salute mentale dei soggetti. Si propone una comparazione con le persone senza dimora italiane dal punto di vista psicologico e sociale. Si descrivono alcuni modelli di intervento psicologico, in particolare l’EMDR, l’etnopsichiatria - etnopsicologia, ed l’Analisi Transazionale socio-cognitiva, con un’attenzione ed un approfondimento del ruolo dello psicologo secondo un’ ottica di prevenzione alla marginalità che porta i soggetti “in strada” e secondo un’ottica clinica. Vengono poi proposti a titolo esemplificativo due progetti di intervento e assistenza rivolti all’utenza in oggetto.
This work analyses the reality of foreign homeless people in Italy. It begins by proposing a multidimensional view of the person associated with the term homeless, a perspective with which the entire subject matter is developed. The main characteristics of the Italian context of foreign homeless people and their conditions from a psychological and psychopathological point of view are described, analysing the impact on the reception and care services, with the associated problems of organisational inadequacy. The psychopathologies that affect them are analysed, with particular reference to the traumatic events linked to migratory journeys and their consequences on the subjects' mental health. A comparison is made with Italian homeless people from a psychological and social point of view. A number of psychological intervention models are described, in particular EMDR, ethnopsychiatry - ethnopsychology, and socio-cognitive Transactional Analysis, with a focus on the role of the psychologist from the perspective of preventing the marginality that brings people "onto the street" and from a clinical perspective. Two intervention and assistance projects aimed at foreign homeless people are proposed as models and examples.
Studente: Marco Pattaro Zonta
Titolo tesi: LEGO® Serious Play® e Terapia basata sul LEGO® Ipotesi di applicazioni in ambito psicologico
Docente relatore: Prof. Luca Crivellari
Docente controrelatore: Prof.ssa Giulia Marella
Presidente commissione di tesi: Prof. Nicola Giacopini
Data discussione tesi: 28 febbraio 2022
Licenza in: Psicologia clinica e di comunità
In questo elaborato verranno trattate due differenti metodologie basate sull’utilizzo di materiali LEGO®, LEGO® Serious Play® e la Terapia basata sul LEGO®. L’obiettivo di questo scritto si divide tra la riflessione circa il possibile inserimento di LEGO® Serious Play® tra le pratiche della formazione psicologicamente orientata e la valutazione di efficacia della Terapia basata sul LEGO® nel trattamenti dei disturbi dello spettro autistico. Nella prima parte di questo scritto vengono presentate le principali basi teoriche legate al costruttivismo, al gioco, alla formazione in psicologia e all’apprendimento esperienziale. Successivamente sarà possibile analizzare le caratteristiche delle due metodologie, individuandone punti di forza e criticità attraverso l’approfondimento della letteratura prodotta a riguardo.
In this paper, two different methodologies based on the use of LEGO® materials will be discussed, LEGO® Serious Play® and LEGO®-based Therapy. The objective of this paper concerns both the possible inclusion of LEGO® Serious Play® among the psychologically oriented training practices and the evaluation of effectiveness of LEGO®-based therapy in the treatment of autism spectrum disorders. In the first part of this paper, the main theoretical foundations related to constructivism, playing, training in psychology and experiential learning are presented. Subsequently, the characteristics of the two methodologies will be analysed, identifying their strengths and their critical points, through an in-depth study of the literature produced on these issues.
Studente: Camilla Sandri
Titolo tesi: Analisi del funzionamento relazionale della coppia: guardare al passato per comprendere il presente
Docente relatore: Prof. Marco Ballico
Docente controrelatore: Prof.ssa Giulia Marella
Presidente commissione di tesi: Prof. Fabio Benatti
Data discussione tesi: 18 gennaio 2022
Licenza in: Psicologia clinica e di comunità
Il seguente lavoro si pone l’obiettivo di analizzare quella terza dimensione del triangolo coniugale, identificabile nella relazione, che si viene a costituire dall’incontro tra due mondi interni che danno vita ad una realtà psichica condivisa. Questa terza dimensione si presenta come una realtà sommersa e inconsapevole che agisce silenziosamente, riattualizzando nel rapporto di coppia quanto non è stato risolto nella storia personale e generazionale di entrambi i partner. La tesi parte da una diagnosi del funzionamento individuale, al fine di cogliere le esperienze relazionali che contribuiscono alla formazione del mondo interno dell’individuo. Successivamente il lavoro procede con la diagnosi del funzionamento relazionale, attraverso un’analisi finalizzata a comprendere da cosa sia costituito quel terzo elemento, che caratterizza il legame di coppia, quando si dice che il tutto è più della somma delle sue parti. Viene analizzato lo spazio relazionale per cercare di cogliere la realtà sommersa che influenza il rapporto di coppia, frutto delle esperienze relazionali vissute all’interno della famiglia d’origine, e per farlo sono stati presi in considerazione tre processi fondamentali: la scelta del partner, la costruzione del patto segreto, e la collusione di coppia. Dall’analisi di questi tre processi è emerso che la relazione diventa il luogo nel quale l’individuo cerca di risolvere tematiche individuali e familiari affidando parti di sé al partner. Il mondo interno di una persona viene quindi regolato nella relazione con l’Altro, e così il rapporto di coppia si presenta come l’area in cui vengono rimesse in scena antiche strutture relazionali, e dunque in cui viene maggiormente gestito il tema degli affetti. Di conseguenza per un'analisi approfondita della relazione, diventa fondamentale valutare non solo il livello della coppia, ma anche quello superiore delle famiglie d’origine, per comprendere quello che entrambi i partner portano all’interno della relazione in termini di realtà psichica inconscia, e le conseguenti dinamiche relazionali che vengono agite nel rapporto di coppia.
The following work aims at analyzing a third dimension of the conjugal triangle, identifiable with the relationship, born from the encounter between two internal worlds that create a shared psychic reality. This third dimension is submerged and unconscious. Through acting silently, it reactivates in the relationship of the couple what had not been resolved in the personal and generational history of both partners. The thesis starts with a diagnosis of the individual functioning, in order to identify what relational experiences do contribute to the formation of the internal world of each person. Subsequently, the work proceeds with the diagnosis of the relational functioning, in order to understand what the couple bond (the third element), consists of, and what makes it peculiar, knowing that the whole is greater than the sum of its parts. The analysis focuses on the relational space, with the purpose of decoding the submerged reality influencing the relationship of the couple, reality which derives from relational experiences lived within the family of origin. To do so, the analysis takes into account three fundamental processes: the choice of the partner, the construction of the secret pact, and couple collusion. Through analyzing these three processes, it becomes clear that the relationship is the place in which the individual tries to resolve personal and family issues by entrusting parts of himself to the partner. The internal world of a person is then regulated in the relationship with the Other. As a consequence, the couple's relationship becomes the context in which ancient relational settings are re-enacted, and therefore the place in which the theme of affection is most afforded and managed. Consequently, for an in-depth analysis of the relationship, it becomes essential to evaluate not only the couple, but also the families of origin, to understand what both partners bring into the relationship in terms of unconscious psychic reality, and to decode the consequent relational dynamics that occur in the couple relationship.
Studente: Bianca Bagolini
Titolo tesi: Il tumore al seno e il femminile: la visione psicosomatica
Docente relatore: Prof. Giovanni Marchioro
Docente controrelatore: Prof.ssa Fabiana Filippi
Presidente commissione di tesi: Prof. Fabio Benatti
Data discussione tesi: 17 gennaio 2022
Licenza in: Psicologia clinica e di comunità
L’elaborato riguarda il tema del tumore al seno in psicosomatica, e si serve della psicologia del profondo, del pensiero psicoanalitico. Gli obiettivi di questo lavoro ruotano attorno alla comprensione del legame esistente tra il sintomo fisico e quello psichico, per giungere a sottolineare l’importanza di un percorso psicoterapico in seguito ad una diagnosi di neoplasia mammaria. L’ipotesi è che, fin dal primo manifestarsi della patologia, agisca sincronicamente, sul versante psichico, un conflitto riguardante il “ruolo” del femminile nel contesto sociale da un lato e nell’economia del Sé dall’altro. La ricerca, di carattere compilativo, si è avvalsa di un approfondito studio di fonti autorevoli nell’ambito della psicologia junghiana, della psicologia oncologica e della biologia oncologica, e si compone di quattro sezioni. La prima si intrattiene sulle principali teorie che riguardano la storia del dualismo mente-corpo e l’approccio psicosomatico; nella seconda si mettono a tema i principali concetti teorici della psicologia analitica di Jung e ci si sofferma sugli archetipi della Grande Madre e dell’Amazzone; la terza offre un breve excursus anatomofisiologico del seno, al quale fanno seguito alcuni riferimenti simbolici, quindi tratta della biologia del tumore e con particolare riferimento al cancro della mammella; nell’ultima parte dell’elaborato, vengono esaminate alcune ricerche che hanno preso in considerazione campioni di donne con diagnosi di tumore al seno che offrono la possibilità di commentare i risultati attraverso una lettura psicosomatica dell’evento cancro del seno, utilizzando le categorie della psicologia del profondo.
The paper concerns the theme of the breast tumor in psychosomatic, and it uses the depth psychology, the psychoanalitic thought. The aim of this work is to address the comprehension of the link between the physical and the psychological symptoms, to come to underline the importance of a psychotherapeutic path afterwards a breast cancer diagnosis. The hypothesis is that, since the first manifestation of the pathology, it acts synchronously, on the psychic level, a conflict concerning the female’s “role” in the social context on one hand and in the Self economy on the other. The research, of a compilative character, made use of an in-depth study of authoritative sources in the context of the Jungian psychology, of the oncological psychology and the oncological biology, and it consists of four parts. The first one deals wiith the main theories of Jung’s analitic psychology and of the psichosomatic approach; in the second one the main theoretical oncepts of Jung’s analitic psychology are put on the subject together with a focus on archetypes of the Great Mother and the Amazons; the third one offers a breast’s brief anatomophysicological excursus, followed by some symbolic references, then it deals with the tumor’s biology with special reference to the breast cancer; in the last part of the paper, we examined some researches that considered samples of women who got a breast cancer diagnosis and that offer the possibility to comment the results through a psyschosomatic interpretation of the breast cancer eventi, using the depth psychology’s categories.
Studente: Maria Torlone
Titolo tesi: Tenerezza: guida e risorsa nel lutto
Docente relatore: Prof.ssa Fabiana Filippi
Docente controrelatore: Prof. Giovanni Marchioro
Presidente commissione di tesi: Prof. Fabio Benatti
Data discussione tesi: 17gennaio 2022
Licenza in: Psicologia clinica e di comunità
L’argomento scelto verte attorno al tema della tenerezza e del ruolo di guida che può ricoprire nell’elaborazione del lutto. Gli obiettivi del lavoro si sono quindi focalizzati sull’aiuto che la tenerezza può dare durante le fasi conseguenti a una perdita, per giungere a un’accettazione finale e a un rilancio verso il futuro. In particolare, anche a fronte di varie testimonianze rilasciate negli ultimi mesi, si è evidenziata l’importanza di questo sentimento durante la pandemia di Coronavirus. La realizzazione dell’elaborato ha comportato un approfondimento bibliografico di settore, unito alla disamina di alcuni studi e di testimonianze raccolte sia in prima persona sia tramite giornali online. Questo lavoro è articolato in tre sezioni: nella prima, si espongono i concetti fondamentali della tenerezza, esaminando i pensieri di specifici autori fino al ruolo che questo sentimento ricopre nelle neuroscienze; nella seconda, viene affrontato il tema del lutto, approfondendone gli stadi e le sue caratteristiche in quanto rito, dalle origini fino ai nostri giorni; la terza sezione, infine, è dedicata all’importanza che la tenerezza può avere nell’elaborazione del lutto e, nello specifico, del lutto complesso a seguito della pandemia. The chosen topic is about tenderness and its leading role in the mourning process.
The objectives of the work focused on the help tenderness can give during the stages after a loss, in order to achieve the final acceptance and a relaunch towards the future. In particular, given various testimonies of the last months, it has been highlighted the importance of this feeling during the recent pandemic. The realization of this work involved a bibliographic in-depth analysis of the sector, combined with the examination of some studies and both first-hand and by media testimonies. This work is divided into three sections: in the first one, the main concepts of tenderness are presented, considering the thoughts of specific authors and the role this feeling plays in neuroscience; in the second one, the theme of mourning is addressed, deepening its stages and its characteristics as a rite, from the origins to our days; finally, the third one is dedicated to the importance the tenderness has in the mourning process, especially in the complicated grief caused by the pandemic.
Studente: Francesca Marcadella
Titolo tesi: Promuovere la genitorialità sociale. Un progetto di affidamento e affiancamento familiare
Docente relatore: Prof.ssa Fabiana Filippi
Docente controrelatore: Prof. Giovanni Marchioro
Presidente commissione di tesi: Prof. Fabio Benatti
Data discussione tesi: 17 gennaio 2022
Licenza in: Psicologia clinica e di comunità
Gli interventi a sostegno delle famiglie fragili spesso ricercano le risorse, per giungere al cambiamento, nelle realtà istituzionali. I Servizi Sociali hanno il compito di garantire l’assistenza a persone che versano in uno stato di difficoltà, tutelando e garantendo i loro diritti sociali fondamentali in collaborazione con le realtà e le figure professionali del territorio. A volte però, il rischio è quello di rimanere intrappolati all’interno di una macchina burocratica che rallenta e posticipa l’inizio del supporto familiare. L’obiettivo di questo lavoro è quello di andare a dimostrare come attraverso forme di aiuto “leggere” si possa favorire, da parte della comunità, una presa in carico di situazioni di fragilità, allo scopo di promuovere il ben-essere comune. Per evidenziare questo, è stato descritto ed analizzato un percorso di Genitorialità Sociale dal titolo “Mettici il cuore, mettici il tempo”, un progetto che coinvolge i cittadini del territorio che si pongono in aiuto di quei nuclei familiari che vivono un momento di difficoltà, allo scopo di far crescere quella generatività di cui ognuno è portatore.
In supporting families in need, social measures usually look for public resources to achieve a substantial improvement. Indeed, Social Services are responsible for providing assistance to people in difficulty ensuring rights’ protection in cooperation with other professional figures and local organizations. However, actions and projects aimed to help families run the risk of being trapped within a sort of ‘bureaucratic machinery’ where every move is slowed down and postponed. Notwithstanding, the purpose of this research is to prove how “light” actions can promote and directly help situation of fragility. In this, it is fundamental the assistance of local community to foster common welfare. Some important aspects are discussed. For this reason, a social parenthood path is performed and analysed: the public project “Mettici il cuore, mettici il tempo” (“Put your whole heart, your whole time”) involves local citizens who support families and fragile situations with the aim of growing and developing that generativity of which everyone is bearer.
Studente: Claudia Salvagno
Titolo tesi: Il lato oscuro della felicità: un'indagine sulle possibili derive e distorsioni della psicologia positiva
Docente relatore: Prof.ssa Catia Lucia Martorello
Docente controrelatore: Prof.ssa Fabiana Filippi
Presidente commissione di tesi: Prof. Fabio Benatti
Data discussione tesi: 17 gennaio 2022
Licenza in: Psicologia clinica e di comunità
L’argomento scelto si colloca nell’ambito della psicologia positiva e del suo possibile impatto sulla vita di persone e intere società. Gli obiettivi che hanno guidato questo lavoro partono dall’ipotesi che alcuni concetti riconducibili alla psicologia positiva, se applicati in modo acritico ed eccessivo, possano portare più danni che benefici. La presente tesi non vuole essere un attacco al movimento della psicologia positiva, bensì intende offrire degli spunti di riflessione e incoraggiare un utilizzo equilibrato e ragionato dei suoi contributi. In particolare, si è ipotizzato che la spinta eccessiva alla ricerca della felicità possa tradursi in vissuti di infelicità, inautenticità e inadeguatezza, e che l’applicazione acritica di tali principi al contesto lavorativo possa avere risvolti problematici a livello etico e umano. La ricerca è stata condotta attraverso un procedimento di tipo compilativo, tramite un approfondimento bibliografico e lo studio di opere, manuali, articoli scientifici e contributi provenienti dal campo della sociologia in un’ottica di multidisciplinarietà. Essa si articola in tre sezioni. Nella prima viene offerta una panoramica sullo sviluppo, i principali esponenti e le teorie e applicazioni della psicologia positiva, la seconda presenta una descrizione della società attuale e propone un collegamento tra l’ambiente sociale e lavorativo e la psicologia positiva, la terza sezione offre infine una riflessione, supportata da contributi scientifici, sui possibili effetti negativi che questo approccio, nelle sue forme più estreme e inflessibili, potrebbe avere sugli individui.
The chosen topic revolves around the subject of positive psychology and its possible impact on the life of people and entire societies. The objectives that guided this work stem from the hypothesis that some of the ideas that are attributable to positive psychology, when applied in an uncritical and extreme way, could do more harm than good. The present dissertation is not meant as an attack on the positive psychology movement, but rather it intends to offer some causes for reflection and encourage a balanced and rational use of its contributions. Specifically, it was hypothesized that the excessive push towards the search for happiness could result into experiencing unhappiness, inauthenticity and inadequacy, and that an uncritical application of those principles to the work environment could prove itself to be problematic from an ethical and human point of view. The present study was conducted by using a bibliographic procedure by means of a review of the pertinent literature and the analysis of textbooks, manuals, scientific articles and some contributions from the sociology field for a multidisciplinary examination. This work is structured into three sections. The first section explores the development, the main exponents, the theories and applications of positive psychology; the second one presents a description of the present state of our society and suggests a connection between the social and working environment and positive psychology; the third section, lastly, offers some considerations, supported by scientific evidence, about the possible negative effects that positive psychology, in its most extreme and rigid forms, could have on individuals.
Studente: Arianna Vanzella
Titolo tesi: Disturbi di apprendimento o d'identità? Uno sguardo sull'origine dei DSA quali risposte adattive al trauma
Docente relatore: Prof.ssa Mavi Lodoli
Docente controrelatore: Prof.ssa Giulia Marella
Presidente commissione di tesi: Prof. Fabio Benatti
Data discussione tesi: 17 gennaio 2022
Licenza in: Psicologia clinica e di comunità
La presente ricerca si avvale della teoria multifattoriale dell’origine traumatica dei DSA di Elena Simonetta, psicologa psicoterapeuta, psicomotricista neurofunzionale, psicotraumatologa, per guardare ai disturbi specifici di apprendimento come agli esiti di traumi precoci realizzatesi nel periodo preverbale, le cui risposte adattive si sono organizzate attorno a carenze funzionali, quindi di codifica e decodifica fono-grafemologica; o cognitive, associate a difficoltà percettivorappresentative, attenzionali e di memoria. La sofferenza relazionale di cui si fanno portavoce tali disturbi racconta di esperienze che generano quelle ferite di attaccamento in grado di interferire col processo di acquisizione delle informazioni, impedendo alla mente del bambino un’elaborazione dei dati in senso adattivo. Sulla scia di questa teoria i disturbi dell’apprendimento ci portano a riconoscere come questi siano in gran parte il risultato della qualità delle interazioni precoci e delle esperienze che interferiscono con l’affermazione identitaria dello psiche-soma del bambino.
This research makes use of the multifactorial theory of the traumatic origin of DSA by Elena Simonetta, psychotherapist, psychologist, neurofunctional psychomotorist, psychotraumatologist, to look at specific learning disorders as well as at the outcomes of early traumas that occurred in the preverbal period, whose adaptive responses were organized around functional deficiencies, therefore of phono-grafemological coding and decoding; or cognitive, associated with perceptualrepresentative, attentional and memory difficulties. These disorders are the expression of a relational suffering that tells of experiences that generate attachment wounds, that can interfere with the process of acquiring information, preventing the child's mind from processing data in an adaptive sense. In the way of this theory, the learning disorders lead us to recognize that the latter are largely the result of the quality of early interactions and experiences that interfere with the identity affirmation of the child's psyche-some.